Era il 2 novembre del 1975 quando Pier Paolo Pasolini venne ritrovato senza vita sul litorale di Ostia, provincia di Roma. Il mistero intorno alla sua morte, le dinamiche che ne sono state causa, sono note ai più per il racconto che ne hanno fatto i media negli anni.
Della sua morte si sa molto, ma ancora non tutto. Il mistero che in parte la avvolge non ha offuscato il genio creativo di un artista senza tempo, sempre attuale, di prestigio e forse geniale. La sua intensità , nelle sue poesie, nei suoi scritti, nel suo cinema è forse la prima e più importante caratteristica di un autore che ha saputo negli anni collocarsi perfettamente in un contesto in cui la sua stessa arte è emersa prepotentemente in quanto nuova, fortemente innovativa, all’avanguardia.
La stessa intensità traspare e si intravede nel modo in cui lo stesso Pasolini viene ricordato e rappresentato. C’è sempre nelle foto che lo ritraggono, un misto di malinconia e profondità di pensiero. Un velo di tristezza o forse un momento di riflessione acuta e profonda.
È così nei racconti e negli articoli che parlano di lui, nelle testimonianze e nei filmati che lo rappresentano, lo raccontano, cercano di renderlo noto ai più.
E tutto questo torna prepotentemente nel ritratto di Pasolini fatto da Rocco Lancia. Il suo è un ritratto che gioca su ciò che si vede e si intravede. L’attenzione di chi osserva è rapita da uno sguardo intensissimo, profondo, empatico.
Questa è l’intensità espressiva che si intravede al ritratto realizzato da Rocco Lancia. Il ritratto fa parte della collezione New Myth con cui Rocco Lancia rappresenta volti divenuti iconici o mitologici per ragioni tra loro diverse. Una vera carrellata di personaggi fortemente rappresentativi nell’immaginario collettivo: amati, odiati, ma sempre oggetto di attenzione da parte del pubblico.
Una perla rara, disponibile tra i quadri da acquistare online del suo negozio, ma soprattutto un gioiello da conservare e proteggere con cura come tutta l’opera e la poetica di un genio come Pier Paolo Pasolini.